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12 Ottobre 2024Il prezioso cofanetto del quarantennale di Andreola.
Lo straordinario paesaggio delle colline di Valdobbiadene, dal 2019 Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, da poche settimane ha un cofanetto che racchiude alcune delle “immagini” enoiche più rappresentative di Andreola e dell’intera denominazione.
Per festeggiare il quarantennale della fondazione da parte del padre Nazzareno Pola - che nel 1984 sui terreni di proprietà della madre Orsola Andreola decise di produrre vini con una propria etichetta - il figlio Stefano ha voluto raccogliere in un cofanetto una sintesi del suo approccio con il territorio natìo riunendo sei sfumature dell’eroico terroir di Valdobbiadene e per la precisione delle “Rive” di Col San Martino, Guia, Refrontolo, Rolle, San Pietro di Feletto e Soligo.
Come gli appassionati del Valdobbiadene Docg sanno bene il vertice piramidale della denominazione è saldamente occupato dal Cartizze, quei risicati 107 ettari di vigneti inerpicati sui pendii più scoscesi delle colline di San Pietro di Barbozza, Saccol e Santo Stefano, nel comune di Valdobbiadene.
Subito sotto le 43 micro-zone che per il mix di microclima, terreno, pendenza ed esposizione, si distinguono per quello specifico terroir che le permette di fregiarsi della menzione “Rive”.
Un percorso che come Stefano Pola giustamente rimarca “… non è solo un tributo alla nostra terra e al nostro lavoro, ma anche un invito per gli appassionati ad esplorare la diversità espressiva e la bellezza del territorio di Valdobbiadene attraverso sei spumanti che narrano la storia di una terra fertile e generosa, e l'amore che la nostra famiglia fin dalle origini le ha sempre dedicato”.
Con oltre 110 ettari di vigneti a conduzione diretta, circa 250 parcelle ed una produzione di 900.000 bottiglie l’azienda di Farra di Soligo ha sempre puntato a valorizzare l’ineguagliabile biodiversità del territorio.
Le sei pregiate etichette presenti nel cofanetto sono: Aldaina Al Mas Rive di Guia Valdobbiadene DOCG Extra Brut; 26° I° Rive di Col San Martino Valdobbiadene Docg Extra Brut; XXVI I° BIO Rive di San Pietro di Feletto Valdobbiadene Docg Brut; Col del Forno Rive di Refrontolo Valdobbiadene Docg Brut; Mas de Fer Rive di Soligo Valdobbiadene Docg Extra Dry; Vigna Ochera Rive di Rolle Valdobbiadene Docg Dry. Un fedele spaccato dell’identità gustativa che, nelle diverse linee di produzione, Stefano Pola, insieme all’enologo Mirco Balliana, è riuscito a dare alle sue pregiate bollicine di Glera, capaci di esaltare quel varietale corredo aromatico fruttato e floreale associato ad una cremosità e piacevolezza di beva che le rendono immediatamente riconoscibili.
Un vero marchio di fabbrica dell’eroica viticoltura di Valdobbiadene, concetto che Stefano ha voluto fissare anche in etichetta con la dicitura “Eroico in Valdobbiadene", visto che Andreola è stata, fin dal 2010, la prima azienda della denominazione ad essere iscritta al CERVIM (Centro di Ricerche, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura Montana), facendosi portabandiera dell’impegnativa viticoltura manuale fra le impervie pendenze e i terrazzamenti che caratterizzano lo scenario da cartolina dove la Glera dà il meglio di sé.
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola).
Ma ciò che più mi entusiasma raccontare sono le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli con suggerimenti per le degustazioni, gli abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!