
“I Mangiafagioli” da Carracci a Schettino.
6 Marzo 2025Bottega Botlé: l’enoteca dal format originale che unisce tradizione e innovazione nel segno della “degustazione informata” Rewine®.
Bottega Botlé: un po’ enoteca 4.0 grazie alla tecnologia Rewine® e alla innovativa MemoryWine, un po’ bottega di specialità gastronomiche con salumi e formaggi tipici ma anche laboratorio di pasta fresca con l’iconica sfoglina che “smattarella” a vista per creare tagliatelle, tortellini, tortelloni da portarsi a casa.
Bottega Botlé il nuovo locale di Gaetano Lanza, volto ben noto della ristorazione cittadina, festeggia il suo primo compleanno con programmi di prossime aperture anche estere, grazie al successo dell'originale format basato sulla “degustazione informata” Rewine®.
Un format caratterizzato da l’alta tecnologia applicata al comparto del Food&Beverage e dall’approccio “friendly” nei confronti degli avventori, lasciati liberi di approcciarsi, senza pressioni, alle degustazioni enologiche e a mettersi in gioco nel riconoscimento sensoriale e ad assaggiare proposte enologiche che variano periodicamente.
Ed è in effetti la cifra distintiva di Bottega Botlé l’introduzione dell’innovativa formula della degustazione informata, un concetto che sposa l’avanzata tecnologia 4.0 degli erogatori automatici con Rewine®, un software concepito appositamente per questo nuovo progetto enogastronomico, primo infotainment enologico interamente made in Italy, pensato per promuovere la cultura enologica italiana attraverso il coinvolgimento interattivo.
Grazie alla MemoryWine Card, in cui è possibile caricare con la cifra desiderata, il cliente potrà approcciarsi ai quattro distributori automatici di vino suddivisi per aree geografiche – autoctoni dell’Emilia-Romagna, Nord Italia, Centro-Sud e big dell’enologia italiana – per degustare, armato di calice, i vini preferiti in modo da poter scegliere consapevolmente quale acquistare.
Attraverso la tecnologia Rewine®, avvicinando la card all’apposito lettore sarà possibile avere informazioni sui vini degustati, esprimere un giudizio personale su di essi e anche misurare le proprie competenze di wine taster misurandosi con le domande di un sommelier virtuale, con il “Gioco del Sommelier”, pensato per approfondire la conoscenza e l’esperienza, dalle caratteristiche organolettiche alla storia della singola cantina.
Questa sinergia trasforma la degustazione in un’esperienza educativa, dove ogni sorso diventa un passo nella comprensione delle varietà di uva, dei processi di vinificazione e delle storie che ogni bottiglia racchiude.
Tendenzialmente i quattro erogatori ospitano 20 etichette suscettibili ogni due mesi di un turn over a cui si aggiungono le 177 etichette attualmente selezionate da Claudio Pintore, responsabile del comparto vini, e da un team di sommelier che garantisce una guida esperta attraverso questo percorso sensoriale.

Al banco l’oste-salumiere Danilo Verone è pronto a far degustare Mortadella Bologna DOP di Simoni, culaccia del Prosciuttificio Montevecchio di Savigno, Parmigiano-Reggiano 36 mesi del Caseificio 993, Pecorino scoparolo e altri latticini dei caseifici Antica Cascina, Olmi e Comellini, insieme al pane appositamente prodotto dal Forno Brisa.
Infine a decorare Bottega Botlé, con uno stile che mescola modernità e tradizione, le pareti dipinte di un colore “Rosso Bologna”, tonalità che crea una connessione immediata con la dominante cromatica cittadina, e alle pareti opere “virtuali” realizzate con il contributo dell’Intelligenza Artificiale, che riproducono di volta in volta, sempre nei toni del rouge petroniano, angoli caratteristici della città o specialità alimentari peculiari del territorio.
E dopo il successo del primo store, Bottega Botlé punta all’espansione del brand, in Italia e all’estero. Il modello, replicabile in contesti urbani e turistici, secondo Lanza: “...ha tutte le potenzialità per essere uno strumento di valorizzazione territoriale. Come accaduto a Bologna, le attività locali di promozione turistica possono trovare nel format un valido alleato per la valorizzazione culturale ed enogastronomica. Il modello ha suscitato interesse sia in Italia sia all’estero e sono già in corso contatti per nuove aperture a Tokyo e Madrid. Altre richieste sono arrivate da Spagna (Alicante), California (San Francisco) e Portogallo (Porto), confermando la scalabilità del progetto”.
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola).
Ma ciò che più mi entusiasma raccontare sono le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli con suggerimenti per le degustazioni, gli abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!