
Cantina Mesa: il Sulcis all’ennesima potenza
30 Maggio 2025Il ristorante gourmet dell’Hotel Milano Alpen Resort: un’accoppiata da non perdere per i “bons vivants”.
Invito a cena in Alta Val Seriana. Un titolo che risuona come una locandina di una pellicola anni Sessanta, da felliniana Dolce Vita, ma con Anita e Marcello proiettati dalla Città Eterna ai verdeggianti panorami dell’Alta Val Seriana, seduti ai tavoli de “Al Caminone”, ristorante gourmet dell’Hotel Milano Alpen Resort, di Castione della Presolana.
Un paragone che può sembrare azzardato ma che immaginiamo non sarebbe dispiaciuto al grande maestro riminese, in virtù di quel fascino di sobria eleganza e di curati dettagli “d’altri tempi” che emana l’articolata e moderna struttura dell’Hotel Milano Alpen Resort di cui “Al Caminone” rappresenta l’avamposto culinario.
Un ristorante gourmet che insieme alla qualità dell’offerta gastronomica si distingue anche per la ricercatezza e l’originalità della propria carta dei vini, cosa per nulla scontata, considerata l’attenzione non sempre adeguata che si presta a questa sezione dell’accoglienza a tavola.
Se poi a questo si aggiunge che dietro la singolare carta dei vini si cela un appassionato e iper-competente patron come Fabio Iannotta e che alla sempre aggiornata selezione di piccoli produttori e blasonate maison applica un ricarico più che onesto allora il plauso raddoppia.
La menzionata carta si presenta come “un metro di paragone” visto che è alta esattamente un metro e suddivisa in facciate fitte di etichette organizzate per aree, vitigni e tipologie, con una ragionata selezione di Champagne di cui Fabio è grande estimatore e intenditore, tanto che all’interno del Lounge Bar, proprio nel passaggio che porta alla sala interna del Ristorante “Al Caminone”, campeggia eloquente la scritta Champagnerie “Clos des Goisses”.
Il Ristorante Al Caminone prende il nome dall’enorme camino che domina la sala interna ed è aperto a cena tutto l’anno, 7 giorni su 7 anche per gli ospiti esterni alla struttura, insieme al vivace e omonimo Bistrot, attivo a pranzo.
Dietro la consolle dei fornelli c’è Luca Manenti, estroso chef bergamasco che a dispetto dei suoi 32 anni denota già uno stile personale e idee chiare su come trattare la materia prima in maniera da farne risaltare la genuinità, la filiera corta (leggi le ottime carni locali, frollate e cotte alla perfezione) e il rispetto della tradizione territoriale.
Uno stile che alterna paesaggi culinari montani e marini (come le colorate tartare di tonno o di scampi servite con verdure e frutta di stagione o gli straordinari plateau di cruditè, perfetti compagni di viaggio dei ricercati Champagne selezionati da Fabio) che tende a mantenere i sapori della tradizione riattualizzandoli con tecniche o innesti contemporanei.
Come ci dimostra l’Amuse-bouche dello spumoso burro di malga montato, da spalmare sul pane caldo, per ingannare l’attesa della prima portata o gli inappuntabili “Casoncelli bergamaschi di Nonna Maria”, conditi da burro fuso aromatizzato alla salvia e parmigiano con pancetta croccante, autentica sintesi di cucina casalinga o, ancora, la “Tartiflette” tipica dell’Alta Savoia in versione bergamasca con patate, formaggio, cipolla e pancetta condita da una grattugiata di scorzone orobico, piatto di tradizione e innovativo al tempo stesso.


Nella prima foto in alto, da sx a dx: Fabio Iannotta, Giuseppe De Biasi e Luca Manenti a fine cena.
Prima e dopo la sosta “Al Caminone” c’è tempo per un passaggio al Lounge Bar o alla citata Champagnerie “Clos des Goisses”. Aperti fino a sera inoltrata, offrono champagne selezionati con cura da Fabio Iannotta oltre ad estratti, spezie, aromi e distillati che costituiscono la tavolozza creativa del promettente bartender, appena venticinquenne, Gabriel Cornali (segnatevi questo nome perché, a nostro parere, Gabriel ha passione, curiosità e determinazione per scalare le classifiche dei futuri bartender di successo made in Italy). Sempre pronto ad un classico del repertorio mixology ma ottenuto con prodotti ricercati e talvolta anche d’antan o ad inventare seduta stante un cocktail (ma anche un no-alcol o una tisana rilassante o digestiva), “personalizzata” su misura del mood del cliente.
Uno stimolante aperitivo per scaricare le tossine della giornata quanto una coccola finale per concludere, in scia con l’accoglienza di “Casa Iannotta”, degnamente la serata.
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola).
Ma ciò che più mi entusiasma raccontare sono le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli con suggerimenti per le degustazioni, gli abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!