
L’Irpinia secondo Fonzone.
21 Aprile 2025Cantina Mesa: fra Carignano del Sulcis e Vermentino, l'omaggio alla sua terra di Gavino Sanna.
Nella mia rubrica di questo mese di “Bell’Italia” vi segnalo una cantina davvero speciale come quella fondata e "progettata" dal geniale Gavino Sanna, uno dei guru della comunicazione pubblicitaria del XX secolo, a Sant’Anna Arresi, in pieno Sulcis.
Mesa è un oggetto-cantina che dà spettacolo ancor prima di entrare ed assaggiare gli splendidi vini che produce.
Un totem architettonico capace di comunicare l’idea che l’ha vista nascere e la relazione ancestrale con il territorio e con i propri vini.
Fondata nel 2004 da Gavino Sanna e soci, in ogni elemento contribuisce al racconto di questo splendido lembo di Sardegna sud-occidentale.
La geolocalizzazione ci dice che siamo incastonati fra le selvagge dune di Porto Pino e la frastagliata costa che conduce alle saline di Sant’Antioco, nel territorio di Sant’Anna Arresi, piccolo borgo sulcitano famoso per il suo quarantennale festival jazz.
La cantina svetta su un piccolo poggio, protetto dal maestrale, con l’inconfondibile e originale facciata a tasselli bianchi e neri.
Autentica dichiarazione d’amore di Sanna per la propria terra, curata nei minimi particolari, dalle elegantissime etichette ispirate ai tipici disegni degli arazzi isolani fino al design degli spazi interni.
Un testimone d’affetto che Gavino ha passato nel 2017 alla famiglia Marzotto che nel rispetto dell’idea originaria ha ampliato la gamma ed esaltato la proiezione internazionale.
La cantina svetta su un piccolo poggio, protetto dal maestrale, con l’inconfondibile e originale facciata a tasselli bianchi e neri.
Autentica dichiarazione d’amore di Sanna per la propria terra, curata nei minimi particolari, dalle elegantissime etichette ispirate ai tipici disegni degli arazzi isolani fino al design degli spazi interni.
Un testimone d’affetto che Gavino ha passato nel 2017 alla famiglia Marzotto che nel rispetto dell’idea originaria ha ampliato la gamma ed esaltato la proiezione internazionale.
Nei 78 ettari vitati il genius loci è senza dubbio il Carignano, antichissimo vitigno autoctono capace in questi siccitosi terreni ad alta salinità e forte insolazione di sfornare gemme enologiche, sintesi in bottiglia di resilienza e potenza gustativa.

Come il trittico di eccellenze, dai migliori grappoli di Carignano, del possente Gavino, “balente” omaggio al fondatore, della avvolgente e balsamica Riserva Buio Buio, chiudendo con la rara versione passita del Forterosso, da pura meditazione.
Senza dimenticare il “principe bianco” di Sardegna, il Vermentino che a queste latitudini, alle caratteristiche note di macchia mediterranea e finale ammandorlato, associa sbuffi iodati e scie minerali, declinate nello strutturato Galesa, nell’intenso Opale e nel leggiadro Giunco.
Preziosi tasselli di un mosaico, in bianco e nero, che ci trasmette nel calice una nitida idea di Sardegna, al tempo stesso, antica e contemporanea.
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola).
Ma ciò che più mi entusiasma raccontare sono le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli con suggerimenti per le degustazioni, gli abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!