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30 Marzo 2024Il Vintage secondo Parisi. Una destrutturazione gastronomica dei piatti simbolo degli edonistici anni Ottanta come il Cocktail di gamberi e le Penne al salmone e vodka.
Il coraggio di osare e il gusto per le sfide, unite ad una accorta analisi preventiva condita da una maniacale attenzione per ogni singolo dettaglio (ma si diventa chef di rango solo con tale atteggiamento), non sono certo doti che mancano a Corrado Parisi.
Mettendo in gioco la sua competenza di curioso indagatore della tradizione gastronomica italiana a Parisi è venuto in mente di aggiungere ai menù un percorso Vintage, che andasse a rievocare alcuni degli piatti in voga negli edonistici anni Ottanta.
E dove inserire una proposta di questo tipo se non nella sua nuova veste di chef del Ristorante Benso, un locale che ha scritto la storia dell’alta ristorazione felsinea del secolo scorso, nel cuore dell'antico ghetto ebraico, a ridosso delle Due Torri.
Il Benso ha riaperto da pochissimo, esattamente il 27 ottobre scorso, dopo un lungo periodo di chiusura e di oblio, grazie al coraggio imprenditoriale dei tre giovani moschettieri della famiglia Morabito, Iside, Luigi e Francesco, ormai da oltre un decennio solidamente impegnati nel settore, che hanno puntato (e investito) davvero molto nella “resurrezione” gastronomica del glorioso marchio.
Trasformandolo, grazie alla lucida visione e alla multiforme esperienza di Parisi, in un elegante ristorante “fine dining”, che esprime una cucina ricercata, innovativa e salutare a prezzi corretti, per permettere ad una vasta clientela di godere di una esperienza gastronomica che si fa ricordare.
Così con l’immaginario sfondo virtuale di giovani paninari vestiti con le Timberland, il Moncler, i jeans Americanino e la cintura da cowboy de El Charro sfilano piatti come il “Cocktail di gamberi”, le “Penne al salmone e vodka”, l’ "Insalata di polpo e patate", il “Fritto misto”, in una roulette di ricordi gustativi che assumono diverse sfumature a seconda dell’età del cliente.
Non fatevi però depistare dal termine Vintage. In questo caso è solo una cornice che raccoglie piatti d'epoca, "geneticamente modificati”, destrutturando i componenti e ricomponendoli con sfumature originali.
Piatti che Parisi stravolge sì ma con rispetto perché… “è inutile rinnegare le nostre origini, queste preparazioni non solo scandiscono la nostra vita a tavola, ma per noi chef hanno contribuito non poco alla nostra crescita professionale”.
Lo chef siciliano non si limitato solo a reinterpretare questi ricordi in forma di ricetta ma, con la sua consueta curiosità, è andato a ricercare le origini storiche di ogni singolo piatto.
Come il Cocktail di gamberi “…nato nel 1941 a Boston” o il Polpo e patate che definisce un piatto “…intramontabile, tra i più validi esempi di cottura a bassa temperatura” spingendosi fino alla strenua difesa del Risotto alla pescatora.
“I cuochi di oggi rinnegano questo piatto, figlio della ristorazione che io chiamo “vera” e soprattutto nostra!
Il Risotto alla pescatora è un classico italiano invidiato e rivisitato in tutto il mondo. Per quale motivo io non dovrei riproporlo, valorizzarlo, reinterpretarlo, scegliendo piuttosto di prendere ispirazione da piatti asiatici e lontani dalle mie tradizioni?
Non voglio anticipare oltre la complessità e le sorprese gustative di tutte e sette le portate (sei più il dolce) perché il Vintage di Parisi è come la trama di un film, va svelata poco per volta seguendo gli indizi e poi sorprendendosi per i cambi di scena e i coup de théâtre che esplodono al palato. E che talvolta spiazzano, rispetto a ciò che si immaginava leggendoli descritti sinteticamente nel menù.
IL COCKTAIL “BOSTON 1941”
Cocktail di scampi e gamberi
IL POLPO “PALERMO 1450 A.C.”
Insalata di polpo e patate alla mediterranea
LE PENNE “U.S.A. 1980”
Pennoni antico pastificio Rosetano “VERRIGNI”
al salmone e vodka in crema di latte
IL RISOTTO “NAPOLI 1400-1500”
Risotto alla pescatora
LA SOGLIOLA “FRANCIA 1900”
Sogliola alla mugnaia al burro, nocciola, limone e prezzemolo
IL FRITTO “EPOCA ROMANA DAL 753 A.C.”
Fritto misto di paranza secondo pescato
Si chiude con il dolce (e la straordinaria piccola pasticceria) che, a seconda dell’estro dello chef, varia dall’intramontabile Tiramisù ad una perfetta rappresentazione d’epoca come l'iconica Banana Split, ma in forma di uno dardo/stecco caduto dal cielo in una ciotola di cioccolato fuso.
Sei portate più il dolce a 95 € (con eventuale abbinamento vini a 55 €). Un prezzo davvero corretto per qualità della materia prima e particolarità della proposta.
La carta dei vini, considerata la passione (e la competenza) di Parisi, può contare su oltre 900 referenze con ricercati piccoli produttori e blasonate cantine italiane ed estere.
E per finire la la coccola che non ti aspetti: una selezione di caffè provenienti dalle più pregiate piantagioni del mondo con addirittura sette tipologie di estrazioni fra cui scegliere.
Insomma, un viaggio indietro nel tempo ma rimanendo saldamente ancorati all’attualità, stregati dalla creatività di Corrado Parisi… provare per credere!
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola).
Ma ciò che più mi entusiasma raccontare sono le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli con suggerimenti per le degustazioni, gli abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!