Verticale di Poggio al Vento Col d’Orcia, Grand Cru di Brunello
27 Gennaio 2024Bollicine estive
8 Luglio 2024È sempre una emozione affacciarsi sulla verdeggiante distesa vitata delle colline del Prosecco, dal 2019 Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.
E in quel piccolo borgo antico di Santo Stefano di Valdobbiadene, incastonato fra i filari dei vigneti che gli fanno da ghirigori ricamati fra le case, estrapolo una storia di passione per la propria terra, che oltre quaranta anni fa ha dato vita alle fragranti bollicine de Le Colture.
Una storia che parte ancora da più da lontano visto che la famiglia di Cesare Ruggeri è attestata in zona fin dal 1500.
La perizia agricola accumulata e tramandata ha fatto sì che Cesare nel 1983 si imbarcasse, in tempi di vendita di uve sfuse alle grandi cantine, nell’avventura imprenditoriale d’imbottigliare i suoi spumanti a base Glera ottenuti dai primi quattro ettari di vigneto.
Negli anni gli ettari sono diventati ben 45, distribuiti su 16 appezzamenti che spaziano fra Valdobbiadene, Conegliano e l’area del Montello.
Con eterogeneità di suoli ed esposizione che consentono di diversificare la produzione e realizzare vini che ben rappresentano il diverso terroir di provenienza. Inoltre, ad affiancare Cesare e a garantire il fondamentale passaggio generazionale, da diversi anni i suoi tre figli Silvia, Alberto e Veronica sono impegnati in azienda, apportando nuova linfa al marchio e ai prodotti.
Fra la vasta gamma di variazioni di Glera, dal rivisitato “rifermentato col fondo” di Incalmo fino alla punta della piramide del Superiore di Cartizze abbiamo scelto quello che riteniamo più identificativo della filosofia enologica di Cesare, il Fagher, Valdobbiadene Docg Brut che negli anni ha dato un bel po’ di soddisfazioni, di pubblico e di critica, ai Ruggeri.
Bollicine invitanti e dal gusto contemporaneo che nel fine perlage che risale nel calice racchiudono sentori agrumati e vegetali con un tocco di lievitato che si associa ad un sorso vivido e accattivante.
Uno spumante che si abbina bene ad antipasti di pesce e verdure, risotto ai frutti di mare o frittura di paranza ma la sua verve gustativa lo rendono adatto anche a tutto pasto, per un Valdobbiadene schietto e territoriale, perfetta trasposizione in bottiglia del “modus operandi” di casa Ruggeri.
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola).
Ma ciò che più mi entusiasma raccontare sono le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli con suggerimenti per le degustazioni, gli abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!