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29 Marzo 2023Le rubriche di Maggio
20 Maggio 2023I Marsala dei Florio e i Banyuls di Terres des Templiers
Le mie rubriche di Aprile su Bell’Italia e Bell’Europa sono dedicate, rispettivamente ad un marchio che ha scritto la storia del Marsala e dell’imprenditoria siciliana a cavallo fra il XIX e il XX secolo, come i Florio e alla cantina più rappresentativa dei mitici Vins doux naturels (VDN) di Banyuls come Terres des Templiers.
Florio: uno spaccato di storia del Marsala
Nella sua genealogia di un nobile vino come il Marsala i Florio rappresentano un lungimirante esempio di visione imprenditoriale fin dal 1833, anno in cui Vincenzo Florio acquisì un terreno fra i bagli Woodhouse e Ingham-Withaker (i pionieri inglesi degli esordi) per edificare “una fabbrica destinata alla manifattura dei vini all’uso di Madera” che ancora oggi porta il nome di famiglia e del suo amato vino in giro per il mondo.
Dal 1988 la proprietà è passata nelle esperte mani della famiglia Reina, che con i loro brand siciliani rappresentano la più importante realtà vitivinicola privata dell’isola.
La cantina è un autentico monumento vivente e “respirante” nel quale affinano i tesori rappresentati dalla nuova linea Florio.
Dieci referenze che spaziano dalle giovani note di dattero e uva passa del Superiore 2017 fino alle esclusive 900 bottiglie del Superiore Riserva 1994, una orchestra di profumi con liquirizia ed erbe officinali a far da solisti.
Le belle etichette, in stile retrò, provano a descrivere la singolarità di un prodotto frutto di continue scelte, finanche della posizione delle botti in cantina.
Pagine di un avvincente racconto di vini straordinari, capaci di sfidare i decenni senza una ruga anzi acquisendo quel fascino âgée di raffinata saggezza condensata in un calice.
Terres des Templiers: gli storici vini di Banyuls
Nella mia rubrica di Bell’Europa vi porto invece in Francia, precisamente nel dipartimento dei Pirenei Occidentali, area famosa per i suoi particolari Vins doux naturels (VDN) termine che nelle AOC francesi indica i vini fortificati con l‘aggiunta di alcol vinicolo che, bloccando la fermentazione, lascia nel vino un residuo zuccherino naturale che rende l’approccio gustativo molto morbido e apprezzato.
Nella pregiata AOC Banyuls, creata nel lontano 1909, il ruolo di protagonista è affidata alla tipica Grenache Noir, cui si aggiungono, a seconda delle tipologie e delle microzone, anche Grenache Gris e Blanc e talvolta percentuali minoritarie di Syrah, Cinsault, Carignan e Mourvedre.
Fra le cantine che proseguono la tradizione del mitico vino di Banyuls, che i Templari fecero conoscere ed apprezzare nelle corti dell’epoca, Terres des Templiers è senza dubbio la realtà più rappresentativa, frequentata da migliaia di enoturisti l’anno grazie al fascino della sua maestosa Grande Cave e del curato percorso esplicativo.
Fondata nel 1950 con 8 soci e Henry Vidal come primo presidente oggi riunisce ben 753 viticoltori e 700 ettari coltivati, che ne fanno l’azionista di maggioranza della denominazione, con costante attenzione alla sostenibilità ambientale tanto da essere stata, nel 1991, la prima cantina europea alimentata da energia solare.
Vigneti per lo più abbarbicati, con eroici terrazzamenti, su terreni scoscesi a picco sul mare, lungo le frastagliate insenature della meravigliosa Côte Vermeille.
La sua gamma di prodotti copre tutte le declinazioni del Banyuls: dal delicato bianco Fontaulé, allo speziato Rédéris, dal pluripremiato Prestige al tradizionale in stile ossidativo Veille Réserve fino al sontuoso Gran Cru dedicato ad Henry Vidal.
Un affresco di profumi e sorsi che fissano nel calice i meravigliosi panorami di vigneti eroici che fra vento e sole distillano l’essenza di questa fiera terra di frontiera.
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola).
Ma ciò che più mi entusiasma raccontare sono le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli con suggerimenti per le degustazioni, gli abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!