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1 Ottobre 2023Da nord a sud due gioielli passiti della nostra viticoltura come il Torcolato di Breganze e il Passito di Pantelleria.
Questo mese nello speciale di InViaggio Veneto vi propongo un itinerario nell’alto vicentino lungo la Doc Breganze mentre la rubrica di Bell'Italia è dedicata all'eroica viticoltura di Pantelleria, vista dalla cantina di una storica firma del vino siciliano come Pellegrino 1880.
A Breganze, dove la Vespaiola regna sovrana.
Alla scoperta della DOC Breganze, area famosa per l’autoctona uva Vespaiola e per la chicca che si ricava dai suoi acini lasciati ad appassire attorcigliati alle travi dei granai, che danno vita al Torcolato di Breganze.
Un piccolo borgo del vicentino alle falde dell’altopiano di Asiago che vanta una denominazione poco conosciuta ma di grande valore storico, nota fin dal XVI secolo per il suo dolce nettare, il Torcolato di Breganze, appunto.
La regina della denominazione è la Vespaiola, vitigno a bacca bianca che deve il nome dall’attrazione fatale che provoca nelle vespe. Oggi oltre al raro Torcolato viene vinificata in bianco fermo, spumante e bollicine metodo classico o in riusciti blend con gli altri autoctoni dell’areale.
Una buona meta autunnale per un itinerario di gusto di una doc che insiste su un territorio costituito da una sottile striscia pedecollinare, stretta fra i fiumi Astico e Brenta con Breganze al centro, Schio ad occidente e Bassano ad oriente, in un paesaggio costellato da splendide dimore patrizie e antichi borghi.
Anche sotto il profilo gastronomico l’area ha i suoi fuoriclasse che vanno dal formaggio Asiago Dop alla soprèssa vicentina Dop, dall’asparago bianco di Bassano Dop, alla ciliegia di Marostica Igp.
Il nostro tour enologico parte sotto i migliori auspici, nella splendida cornice della palladiana Villa Angarano a Bassano, residenza della nobile casata Bianchi Michiel, dove le cinque sorelle portano avanti l’eredità vitivinicola proseguendo poi con personaggi iconici della denominazione come Fausto Maculan, Firmino Miotti e Innocente della Valle ma anche “new entry” di lusso come la Diesel Farm, costola enologica del vulcanico imprenditore della moda Renzo Rosso.
Pantelleria secondo Pellegrino 1880
Incastonata in un susseguirsi di meraviglie naturali inframezzate dai tipici dammusi e terrazzamenti, fra tramonti africani e un mare blu cobalto che incanta quanto le sirene di Ulisse: Pantelleria.
Un puntillistico dipinto di antiche culture, dai Sesi ai Fenici, dai Romani agli Arabi, che nei secoli l’hanno abitata ed arricchita di testimonianze e di stratagemmi utili a sfruttare i fertili ma ostici suoli vulcanici di cui è composta.
Dal 2014 Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO per il suo alberello pantesco, simbolo vivente di umana resilienza e di viticoltura eroica, con il vento che soffia impetuoso quasi tutto l’anno e dove l’inimitabile passito da uve zibibbo ne rappresenta l’anima e la fierezza.
In questo scenario lo storico marchio marsalese Pellegrino 1880 ha deciso di rafforzare il trentennale impegno con la costruzione della nuova cantina e con la presenza diretta data dalla recentissima acquisizione di un vigneto di ben 8 ettari in contrada Sibà, sul lato occidentale dell’isola.
Segnali di quanto il Presidente Benedetto Renda tenga al progetto “zibibbo pantesco”, visto che da sempre Pellegrino svolge una fondamentale funzione sociale garantendo l’acquisto delle uve di 350 piccoli conferitori locali e producendo due rinomate referenze come il Nes, Passito Naturale Oscar del Vino 2022 Bibenda e l’Isesi, bianco strutturato e minerale che identifica la nuova frontiera dei vini panteschi.
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola).
Ma ciò che più mi entusiasma raccontare sono le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli con suggerimenti per le degustazioni, gli abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!