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27 Settembre 2023De Venoge: la nobile etichetta dello Champagne
Ad Épernay, alla scoperta della storica maison pioniera del marketing pubblicitario delle pregiate bollicine transalpine.
La lunga storia delle bollicine più note al mondo, ovvero quello dello Champagne, è costellata di invenzioni tecniche ma anche di indovinate azzeccate operazione di immagine.
In questo doppio filone la maison De Venoge, dal 1988 entrata a far parte del prestigioso gruppo Boizel-Chanoine, rappresenta una inaspettata scoperta per molti appassionati del genere.
Storica maison di dimensione che potremmo definire quasi familiari (circa 250.000 bottiglie l’anno suddivise in una decina di referenze) rappresenta un nome iconico, legato alla costante ricerca di innovative soluzioni (anche di comunicazione e marketing) e sinonimo di indiscutibile lignaggio enologico.
Le sue cuvée, nonostante l’evoluzione del gusto dalle origini dello Champagne ad oggi, hanno sempre mantenuto quella dominante di equilibrio ed eleganza e leggiadra bevibilità, che la casata De Venoge voleva si identificasse con il proprio nome, insomma proprio da...noblesse oblige.
La lunga storia della famiglia parte nel 1411 con Perrod e Jean de Venoge, notabili della cittadina che sorgeva vicino al fiume Venogiz detto anche De la Venoge, nei pressi di Ginevra, in Svizzera.
Qualche secolo più tardi Henry Marc De Venoge si trasferì con la famiglia in Francia dove nel 1837 fondò la Maison di Champagne De Venoge con sede a Mareuil–sur-Ay.
Fra le sue invenzioni vi fu la prima etichetta applicata ad una bottiglia di Champagne, ancora oggi conservata nell’archivio della splendida villa-museo, oggi sede della maison al numero 33 dell’Avenue de Champagne, ad Épernay, che all’interno ospita la più importante collezione di etichette di champagne al mondo.
Un’etichetta ovale che per prima appose, oltre al tipo di vino ed al nome del produttore, anche un disegno dando il via alla moda delle etichette illustrate.
Un successo che permise a Henry Marc De Venoge di vendere in poco più di un anno oltre 50.000 bottiglie nelle corti di tutta Europa.
Qualche anno dopo il figlio Joseph introdusse i primi nomi di fantasia nelle cuvée come Grand Vin Imperial – Cremant Rosè – Vin du Paradis – Grand vin des Anglais, Cuveé de la Comete, depositando nel 1851 il marchio Cordon Bleu, il nastro azzurro emblema dei Cavalieri dell’Ordine dello Spirito Santo che nell’etichetta richiamava sia l’alta onorificenza nobiliare sia il fiume Venogiz da cui 450 anni prima aveva avuto origine la propria famiglia.
Una blasonata storia di successo, capace di interpretare sempre il proprio tempo come dimostra la cuvée speciale in edizione limitata a sole 10.000 bottiglie, prodotta in occasione della ricorrenza dei 130 anni dall’inaugurazione della Torre Eiffel, che omaggia, anche nella forma il monumento simbolo di Parigi.
Una scelta non solo d’immagine ma di continuità, visto che De Venoge nel 1889 era partner dell’Esposizione Universale di Parigi, evento dove la futuristica opera dell’ “architetto del ferro” Gustave Eiffel ebbe la propria consacrazione, ignara di diventare già nel giro di qualche decennio uno dei luoghi più visitati di Francia.
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola). Ma ciò che più mi entusiasma è raccontare le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli, con suggerimenti per le degustazioni, abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!