XIII edizione del Mercato dei Vini FIVI a BolognaFiere dal 23 al 25 novembre.
20 Novembre 2024Spunti enologici per la tavola delle feste.
Con l’avvicinarsi delle festività natalizie una bottiglia di vino è sempre un regalo gradito da impacchettare sotto l’albero ma anche soltanto una buona compagna di viaggio da portare in tavola e condividere con i propri cari.
In questa breve carrellata di segnalazioni il primo poker di stappi si concentra, senza fughe fuori confine, su quattro italici spumanti metodo classico, dalla Franciacorta alla Valle Isarco, bollicine che, in ogni declinazione, rappresentano sempre un simbolo di festa e non possono certo mancare sulle tavole natalizie.
Quanto agli abbinamenti in questo caso si tratta sempre di prodotti di gran lignaggio e estremamente versatili, perfetti per buona parte dei menù natalizi regionali ma assolutamente non da panettone o pandoro, per intenderci. Accoppiata che, nonostante la popolarità e con il massimo rispetto dei gusti personali, rappresenta una soluzione “lost-lost” con la dominante dolce dei due lievitati che fa a pugni con la tagliente freschezza delle bollicine pas dosé rendendo amarognola la sensazione carbonica e deprimendo l’equilibrio gustativo della parte fragrante e burrosa del panettone/pandoro. Magari sarà oggetto di un ulteriore approfondimento dedicato ma in questo caso optate per un poker alternativo, ad esempio con quattro perle docg come il classico Moscato d’Asti, il Fiori d’Arancio Colli Euganei, il Valdobbiadene Superiore Cartizze o addirittura un prezioso Picolit friulano.
Bollicine mon amour
Partiamo dalla Franciacorta e da una novità, immessa su mercato da poche settimane, rappresentata dal Vintage Noir 2020 Extra Brut dei Lantieri de Paratico. Solo 3.000 bottiglie per questo speciale Blanc de Noir, frutto dei migliori grappoli di Pinot Noir del vigneto di Colzano, nel comune di Capriolo. 36 mesi sui lieviti che nel calice si presentano con un perlage fine e persistente e un sorso pieno e avvolgente. Al naso note di frutta a polpa bianca ed esotica dialogano con sfumature erbacee e lieve speziatura dolce. Perfetto da aperitivo, può spaziare dagli spaghetti alle vongole ai succulenti e variegati antipasti natalizi. Prezzo sui 30 €.
Rimaniamo in zona con il Franciacorta Rosé "Monique" de Lo Sparviere, la cantina di famiglia delle sei tenute vinicole dei Gussali Beretta. La firma è quella dell’energica guida della maison, Monique Poncelet Gussalli Beretta, che con questo raffinato Pinot Noir in purezza proveniente dai suoli marnosi-calcerei dei vigneti Sergnana e Ronchetto di Provaglio d’Iseo ha dato vita ad un rosato di gran classe, come suo stile. Il brillante color salmone al naso propone noti di piccoli frutti rossi, melagrana e rosa thea. Al gustativo l’acidità ben si amalgama alla sapidità che deriva dai suoli ricchi di minerali e di argille sedimentarie dei vigneti aziendali. Elegante e strutturato, nonostante i 24 mesi di affinamento, si presta ad associarsi al salmone al forno come a piatti a base di funghi o agli agnolotti al brasato. Prezzo sui 30 €
Da una madame all’altra, puntiamo la bussola verso Nord per fermarci a Martignano e svelare la chicca di Roberta Giuriali, alias Madame Martis, che con la Madame Martis Riserva Millesimato 2011 Dosaggio Zero Limited Edition di Maso Martis ha bissato (dopo l’esordio del millesimo 2010) il prezioso capolavoro del Trentodoc. Solo 400 bottiglie numerate, da regalo importante o per brindare ad una ricorrenza, per una cuvée che sintetizza l’eleganza del Pinot Nero, la fragranza e la struttura dello Chardonnay e la leggiadria del Pinot Meunier per un risultato armonico e seducente.
Perlage finissimo e bouquet complesso e variegato che spazia da note di pasticceria a frutta esotica matura, da sprazzi agrumati a floreale di sambuco e acacia. Sorso cremoso e sapido con finale morbido e infinito, come i suoi 11 anni di affinamento sui lieviti gli consentono. Da Plateau Royal o strutturati piatti a base di pesce. Prezzo: sui 160 €.
Ultima spumeggiante tappa, sempre più a nord, nell’area che rappresenta il limite settentrionale di produzione vinicola nazionale, la bolzanina Valle Isarco. Qui sveliamo la recente novità delle bollicine “metodo classico” della pregiata linea Aristos di Cantina Valle Isarco. L’Aristos Zero 2020 è un 100% Sylvaner, proveniente da terreni alluvionali-ghiaiosi posti dai 550 ai 700 metri di quota. 36 mesi di affinamento per un brillante giallo paglierino con riflessi dorati dove il Sylvaner mostra tutta la sua personalità con profumi di frutta e fiori bianchi, brioche, pietra focaia e nota agrumata finale. In bocca è croccante e minerale, di bella lunghezza. Da associare ad antipasti e tartare di pesce come a formaggi freschi. Prezzo sui 30 €.
Alfieri territoriali
Nel secondo gruppo partiamo da un “underdog”, nel senso che non è certo comune che un’etichetta di una cantina cooperativa conquisti non solo gli ambiti Tre Bicchieri del Gambero Rosso ma anche la palma di miglior Rapporto Qualità-Prezzo nella Guida Vini d’Italia 2025. In questo caso la cooperativa, che raccoglie 130 soci conferitori, è la storica Cantina Settecani dell’omonima località in provincia di Modena mentre la premiata referenza è il 7 Bio - Lambrusco Grasparossa DOP Biologico 2023.
Un lambrusco verace e diretto, dall’intenso color rubino con spuma vivace e sfumature violacee che al naso coniugano fruttate note di ciliegia moretta col delicato floreale, che il giovane e competente enologo Andrea Graziosi ha saputo rendere fragrante e avvolgente, nonostante la scattante tannicità tipica del Grasparossa.
Di fresca beva che richiama subito un secondo calice si presta ad una molteplicità di abbinamenti: dalla tradizionale pasta fresca della tradizione emiliana ai salumi, passando per un filetto di maiale in rete fino a piatti etnici indiani o maghrebini. Prezzo: 7,50 € a bottiglia per un cartone da sei (dallo shop online della cantina).
Rimanendo sui rossi ma questa volta in versione non frizzante e soprattutto dedicato alla generazione Z, pensato per essere poco impegnativo e molto versatile, il Rirò Toscana IGT. Da bere fresco, come aperitivo o da sparring partner della sempre più gettonata mixology a base vino, tanto che nel curato cofanetto natalizio il Rirò si presenta completato dal classico dosatore da barman in acciaio inox e sacchetto di pietre refrigeranti per completare la preparazione. Il tutto per l’abbordabile prezzo di circa 16 €. Uno sprazzo di Toscana che strizza l’occhio al target giovanile ma con alle spalle la lunga esperienza enologica della famiglia Barbanera.
Note di ribes, lamponi e uva spina e un delicato agrumato per un rosso piacevole e sbarazzino… al passo coi tempi.
Chiudiamo la nostra carrellata in Sicilia con due aree quotatissime, geograficamente opposte, come quella etnea e quella marsalese.
Dalla famiglia Serafica, orgogliosa custode del proprio territorio, arriva un bianco molto particolare, il Versante Sud 2021 Etna Bianco Doc, frutto di un blend che alla tradizionale dominante di Carricante prevista del disciplinare associa un piccola dose di Insolia ma soprattutto varietà reliquie come Minnella, Corinto Greco, Coda di Volpe e Bianchetta. Le migliori uve del vigneto “eroico” - con pendenza di oltre il 30% a quasi 1000 metri di altitudine sul Monte Arso, vulcano spento stretto fra l’Etna e la costa ionica catanese - sono le protagoniste di questo bianco originale e strutturato.
Bouquet complesso con note agrumate, di zagara ed erbe aromatiche associate a sbuffi salmastri e echi idrocarburici che ricordano i Riesling della Mosella. Al palato il sorso è pieno ed appagante con lunga persistenza e grande longevità potenziale. Si associa bene a piatti di pesce di struttura e complessità gustativa. Prezzo: sui 65 €.
Chiusura di sipario affidata ad un marchio storico del vino siciliano (e non solo) come quello dei Florio, cognome che rimanda alla saga imprenditoriale di una delle famiglia più importanti della Sicilia a cavallo fra Ottocento e primo Novecento. Florio e Marsala rappresentano un connubio naturale e da qualche anno il marchio sta rivivendo una seconda giovinezza grazie a referenze di qualità degne del nome che portano in etichetta e all’accorto lavoro di branding e di comunicazione fatto dal suo arrivo, nel 2019, dal direttore Roberto Magnisi. La bottiglia che vi suggeriamo è una delle ricercate versioni “single barrel” della Florio, il Marsala Superiore Riserva 2013 Semisecco - SR1713, figlio unico del fusto di rovere 3DAG da 25 Hl, affinato 11 anni nell’ala Garibaldi delle cantine storiche, a 112 metri di distanza dal mare. I selezionati grappoli di Grillo coltivati nella fascia costiera e nel primo entroterra marsalese portano in dote la sapidità salmastra che dopo la fortificazione e la lunga maturazione danno vita ad un Marsala di grande struttura e godibilità. Caldo colore ambrato e ampio spettro olfattivo che veleggia da frutta secca tostata, carruba, fichi secchi, datteri e note vanigliate associate a sentori di uva sultanina e miele di castagno. Sorso ricco, denso e morbido con finale ammaliante quando elegante. Solo 2730 bottiglie da 750 ml commercializzate ad un ottimo rapporto qualità/prezzo di appena 35 €.
Perfetto da associare sui dolci della ricca tradizione pasticciera siciliana oppure con formaggi stagionati ed erborinati ma anche da pura meditazione… in placida e serena attesa del nuovo anno.
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola).
Ma ciò che più mi entusiasma raccontare sono le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli con suggerimenti per le degustazioni, gli abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!