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22 Gennaio 2024Secondo Wine Searcher il miglior rosato del mondo del 2023 è il Trentodoc Rosé Extra Brut di Maso Martis.
I vini rosati stanno vivendo, a livello mondiale, un periodo di grande crescita quantitativa e apprezzamento da parte dei consumatori che li percepiscono come segmento di consumo meno impegnativo e più adattabile a svariati abbinamenti gastronomici. E se è pur vero che la palma di maggior produttore al mondo resta saldamente nelle mani della Francia, che con i suoi diafani e glamour rosé provenzali domina la classifica delle guide specializzate, l’Italia anche in questo settore si mostra in costante crescita, con aree storicamente vocate e produzioni di qualità, spalmate ormai lungo tutto lo stivale.
In questo contesto si inserisce la splendida sorpresa della prestigiosa affermazione del Rosé Extra Brut di Maso Martis che, secondo Wine Searcher, nel 2023 è stato il miglior rosato prodotto nel mondo.
Il celebre portale di monitoraggio e comparazione dei prezzi del vino a livello mondiale ogni anno stila la classifica The World’s Best Rosés (https://www.wine-searcher.com/m/2023/11/the-worlds-best-roses), firmata da Nat Sellers e per l’anno appena trascorso ha eletto al primo posto non un rosato fermo, come gli altri presenti in classifica, ma un metodo classico, il Trentodoc Maso Martis Rosé Extra Brut di Maso Martis, azienda trentina guidata dalla famiglia Stelzer tra le top della spumantistica italiana.
Il Rosé Extra Brut di Maso Martis è stato descritto da Wine-Searcher come con note floreali di frutti di bosco, brioche lievitata, frutta rossa e spezie da forno insieme a bollicine delicate, citando anche la recensione dell’autorevole magazine Wine Enthusiast che lo ha definito «uno spumante secco, delizioso». Il primo posto in classifica è arrivato anche grazie al punteggio di 92 punti assegnato al Rosé Extra Brut da ben 11 critici internazionali.
Il campione del mondo trentino ha surclassato grandi nomi come Château d’Esclans e Miraval (la tenuta della ex coppia più iconica di Hollywood, Brad Pitt e Angelina Jolie, oggetto di accesa discordia nella causa di separazione fra i due), château abituati a dominare la classifica dei rosati più gettonati al mondo.
Un ulteriore riconoscimento che conferma Maso Martis ai vertici della migliore produzione italiana e non solo, proiettando sempre più il Trentino, trainato dal brand…da Formula 1 di Ferrari, alla ribalta della spumantistica internazionale.
Maso Martis è nata a Martignano in provincia di Trento nel 1990, grazie ad Antonio Stelzer e all’allora fidanzata Roberta Giuriali. Insieme, Antonio e Roberta hanno costruito una delle realtà della spumantistica nazionale tra le più premiate, che oggi conta su 12 ettari di vigneto di proprietà condotti a regime biologico, una produzione di circa 120.000 bottiglie all’anno vendute per il 95% in Italia e per il resto all'estero (Europa, Giappone, Stati Uniti).
«Da subito ci siamo dedicati quasi esclusivamente all’arte della produzione di spumante metodo classico: una vera e propria sfida allora, dove questa tipologia di prodotto del Trentino non aveva ancora raggiunto la reputazione di alta qualità come oggi ha con il marchio TRENTODOC. Il metodo classico è il vino che amiamo, che per noi meglio rappresenta il terroir del Trentino, il vino che abbiamo scelto per passione, complici la giovinezza e l’entusiasmo con il quale siamo partiti. Oggi la produzione di metodo classico è per noi parte integrante della nostra quotidianità, che ha abbracciato negli anni una selezione e gestione particolare del vigneto, tutto di nostra proprietà», spiegano Antonio e Roberta Stelzer, oggi affiancati dalle figlie Alessandra e Maddalena.
Maso Martis si trova ai piedi del Monte Calisio (detto anche Argentario) sopra Trento, a 450 metri di altitudine: un terreno montano che conosce la coltivazione già dalla fine del 1800, ottimamente esposto e accarezzato dalla brezza di montagna. «Per noi è importante che ogni bottiglia rispecchi l’annata nella quale è stata prodotta e che l’attenzione con la quale curiamo la salubrità della vigna, sia la stessa che poniamo nella tutela del nostro ambiente di vita quotidiano. L’attenzione al dettaglio è frutto di un prezioso lavoro di gruppo, dove la presenza di Daniele Tomasi con Daniel Fedrizzi in vigna e di Matteo Ferrari in cantina, sono parte integrante del nostro appassionante progetto».
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola).
Ma ciò che più mi entusiasma raccontare sono le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli con suggerimenti per le degustazioni, gli abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!