
Rosso Morellino: un colore per tutti i gusti
21 Giugno 2025Vittorio Moretti e Bellavista. Il marchio di fabbrica del Franciacorta style.
“Ogni idea, ogni sogno, vive di ambizione e di progettualità”. Questa frase di Vittorio Moretti esprime perfettamente il modus operandi del ottantaquattrenne patron di Bellavista e la determinazione che l’ha portato ad essere uno dei padri putativi delle pregiate bollicine Franciacorta Docg.
Un’area geografica stretta fra il lago d’Iseo e quello di Garda, anfiteatro morenico caratterizzato da suoli ricchi di minerali e dotati di un bilanciato mix di calcare, argilla e limo, perfetti per la produzione di eleganti bollicine e che in soli tre decenni dal riconoscimento della docg è stata capace di diventare la denominazione di “metodo champenoise” più conosciuta fuori dai confini nazionali.
Merito di illuminati imprenditori come Vittorio Moretti che dalla progettualità che gli deriva dal suo imprinting di geniale costruttore edile ha saputo creare ad Erbusco una vera oasi di gusto con la spettacolare cantina dove nascono gli spumanti Bellavista e L’Albereta Relais & Châteaux, luogo dove Gualtiero Marchesi ha fatto scuola dal 1993 al 2013, giusto per intendersi.
Lo stile Bellavista è una sintesi di maniacalità produttiva in vigna e in cantina, passione e paziente attesa che il tempo faccia il suo corso (e trasformi l’anidride carbonica della rifermentazione in finissimo perlage). Al buio di quei santuari sotterranei che uniscono la vecchia cantina di casa Moretti, dove è iniziata l’avventura enologica di Vittorio (oggi declinata in sei cantine in tre regioni) e la modernissima struttura immersa nel verde, con l’artistica “Vertigine” di Velasco Vitali a far da belvedere.
Una gamma di frizzanti gemme che spazia dallo gettonato trittico Alma Assemblage, al Brut dedicato al “Teatro alla Scala”, al vellutato Satèn, 100% Chardonnay, proseguendo con il Pas Operé e il Rosé fino al top di gamma il Franciacorta Riserva Vittorio Moretti, sette anni di silenzioso affinamento per esprimere tutta la raffinatezza e la classe del suo visionario fondatore.


Franciacorta Pas Operé 2018
Un Extra Brut di grande finezza, frutto di una collaudata cuvée di 63% di Chardonnay e 37% di Pinot Noir. Fermentazione e affinamento in legno (40%) e acciaio (60%) poi sosta sui propri lieviti per oltre 4 anni prima di essere imbottigliato in 30.000 esemplari al prezzo medio di 50 €. Nel calice il suo giallo dorato esprime uno scattante e finissimo perlage dove dominano il fruttato di melone e mela Golden, il floreale di camomilla, anice stellato e zafferano, sbuffi di miele di acacia, note di pasticceria e sentori iodati. Sorso avvolgente e ampio, di struttura e decisa acidità, con elegante setosità che scivola verso un finale persistente dominato da nobile scia fruttata.
Estremamente versatile si presta ad accompagnare una tartare di ricciola, un orientale sashimi o un prelibato risotto al tartufo bianco.
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola).
Ma ciò che più mi entusiasma raccontare sono le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli con suggerimenti per le degustazioni, gli abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!