Con bio&dynamica prende il via il 32° Merano WineFestival
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10 Novembre 2023Appius 2019: compie 10 anni la preziosa cuvée di Hans Terzer
Con Appius 2019 Hans Terzer, storico winemaker della centenaria cantina cooperativa di San Michele Appiano, celebra il decennale della sua grande intuizione enologica che ha tracciato la via dei superAA (dove la sigla AA sta sia per Alto Adige che per la classe superiore che Appius trasuda in ogni millesimo).
Nonostante le sue 45 vendemmie e la pensione alle porte la voglia di lanciarsi in nuove sfide rimane immutata e lo conferma anche il millesimo 2019 della corazzata Appius, cuvée da sogno ideata e coccolata da Hans e presentata, insieme ad una straordinaria verticale di tutte e dieci le annate riservata ad alcuni fortunati giornalisti, in occasione del 32° Merano Wine Festival.
In un’annata caratterizzata da un’estate e un inizio autunno climaticamente ideali con un ritardo nella vendemmia che ha permesso una sintesi felice delle sostanze aromatiche Hans ha assemblato una cuvée composta da Chardonnay (60%), Pinot grigio (15%), Pinot bianco (13%) e Sauvignon (12%), stilisticamente in linea con le edizioni precedenti, verticale, fine e longeva.
Appius è il frutto di un meticoloso lavoro di selezione in vigna, della lavorazione individuale in cantina e di un maniacale assemblaggio finale che inizia il suo lungo viaggio con la fermentazione alcolica e malolattica (escluso Sauvignon) per poi proseguire con l’affinamento in barrique e tonneaux.
Dopo l'assemblaggio prosegue il suo affinamento in tini di acciaio inox, per tre anni, di cui due sulle fecce fini.
L’analisi sensoriale di questo millesimo 2019 propone un giallo tendente al paglierino, contornato di profondi riflessi verde-olivastri; al naso si fa notare prima la frutta tropicale matura (ananas, mango e papaya), riconducibile allo Chardonnay, poi la frutta a polpa bianca (mela cotogna e pera Williams) che evidenziano l’apporto del Pinot bianco e del Pinot grigio. Infine i sentori agrumati tipici del Sauvignon, oltre a note floreali (zagara e narciso) e sfumate note di finocchietto selvatico e nepitella. A chiudere le terziarie di vaniglia Bourbon, orzo tostato e tabacco.
Al palato, morbidezza e acidità risultano entrambe di intensità ben superiore alla media, in equilibrio perfetto. La dolcezza del frutto viene bilanciata dall’apporto acido che snellisce ed ingentilisce la beva con un retrogusto in cui si stagliano (bergamotto, tabacco, cioccolato, cannella e zafferano) nuance balsamiche.
Appius 2019 si presta ad accompagnare piatti di pesce strutturati come rombo o coda di rospo, ma si abbina perfettamente anche a specialità di funghi e tartufi, carni bianche nobili e selvaggina. Ottima anche la combinazione con formaggi cremosi con crosta o formaggi stagionati.
Il progetto Appius, il cui nome deriva dalla radice romana di Appiano, è nato dieci anni fa con l’annata 2010, a cui sono seguite la 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018. Un vino che intende sintetizzare le migliori espressioni dell’annata e del territorio da cui proviene attraverso la creatività e l’espressività del suo demiurgo, Hans Terzer.
Anche il design della bottiglia e la sua etichetta vengono reinterpretati in ogni edizione con lo scopo di dare vita ad una “wine collection”, molto apprezzata dagli amanti del vino di tutto il mondo.
L’etichetta della decima edizione di APPIUS, ideata da Life Circus, incorona l’importante anniversario, strutturando l’aspetto grafico a partire dall’emblematico numero 10, proposto in un’accattivante alternanza “digitale” di 1 e 0, in color oro e platino.
Come per le precedenti anche questo millesimo è prodotto in edizione limitata. Una bottiglia da conservare gelosamente per qualche anno in cantina per poter gustare al meglio tutta la potenza e la complessità di un grande bianco, nato per stupire.
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola).
Ma ciò che più mi entusiasma raccontare sono le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli con suggerimenti per le degustazioni, gli abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!