Le sfumature di bianco dei Pighin
24 Agosto 2024La puntata settembrina della mia rubrica vi propone una gita nella Riviera di Ponente, ad Ortovero, per scoprire i vini della cantina Durin, di Laura e Antonio Basso.
La viticoltura in Liguria, selvaggia e meravigliosa virgola stretta fra montagna e mare, con pendenze da vertigini, terrazzamenti e scarsità di suoli coltivabili è quasi sempre un’attività dove l’accezione “eroica” non è quasi mai esagerata.
Da Levante a Ponente la situazione non cambia fra vigneti esposti nel fronte assolato delle valli interne o aggrappati ai fianchi dei monti che si tuffano a strapiombo nel mare.
Lo sfondo geografico di questo mese è la Valle Arroscia, nel savonese, dove ad Ortovero la famiglia Basso dal 1978 si dedica, con ragguardevoli risultati, alla viticoltura.
Il realtà la storia parte agli inizi del secolo breve dalla caparbietà di nonno Isodoro (per tutti Isidurin) e da quelle prime vigne, oggi diventate ben 18 ettari, che il nipote Antonio e la moglie Laura hanno saputo trasformare nella Durin, omaggio all’instancabile progenitore, una delle più quotate cantine del Ponente ligure.
Affiancati dai figli Giovanni (alla sua seconda vendemmia da enologo di famiglia), Giacomo e Angelica, si dedicano ai 259 micro-appezzamenti che spaziano dai 70 ai 600 metri s.l.m. concentrandosi sui tipici Pigato, Vermentino e il raro Lumassina per i bianchi e Ormeasco, Rossese e Granaccia per i rossi.
Vitigni che in bottiglia si traducono in etichette come Lunghéra, Gèva, Braie, Stissa, puntualmente premiate dalle guide di settore.
Il rispetto a tutto tondo per il territorio ha prodotto anche l’intrigante sperimentazione archeo-enologica dell’affinamento degli spumanti della linea Bàsura fra le stalattiti e stalagmiti delle cavità carsiche delle fascinose Grotte di Toirano.
Nelle ideali condizioni di temperatura, umidità e buio - fra tracce degli orsi del Pleistocene e dell’uomo del Paleolitico - riposano il Bàsura Obscura, Riunda e Rosa, l’apice della produzione dei Durin. Tre bollicine metodo classico che si pongono come ideale anello di congiunzione fra radici e ricerca, sempre a piccoli e accorti passi, in perfetto stile ligure.
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola).
Ma ciò che più mi entusiasma raccontare sono le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli con suggerimenti per le degustazioni, gli abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!