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6 Marzo 2025Il vino bolognese, fra piatti della tradizione ed evoluzioni del gusto, raccontato da Napoleone Neri.
Anno d’oro il 2024 per Napoleone Neri che chiude l’anno con una seconda pubblicazione dopo quella dedicata soltanto qualche mese prima a “I Grandi Ristoratori Bolognesi” (Pendragon, 2024). L’ultima fatica, edita sempre dalla storica casa editrice bolognese Pendragon, è incentrata sulla sua nota expertise della lunga tradizione gastronomica petroniana ma questa volta con una digressione tutta enologica.
Ne “Il Vino Bolognese” (Pendragon, 2024), Napoleone ripercorre una tradizione che, fra i colli bolognesi ed imolesi, è patrimonio attestato fin dall’epoca dell’etrusca Felsina e che, seguendo la sinossi storica, ci accompagna nello scorrere dei secoli e nelle trasformazioni che si sono susseguite nella produzione vinicola del territorio, in quel cuore fertile d’Emilia rappresentato dai dolci pendii vitati delle colline a ridosso delle città di Bologna e Imola.
Un autentico viaggio nel tempo e nei calici che si sofferma su momenti decisivi della cultura di un territorio che unisce tradizione e innovazione, descrivendoci così un panorama enologico ricco e variegato, con uno sguardo alle produzioni attuali.
Un autentico viaggio nel tempo e nei calici che si sofferma su momenti decisivi della cultura di un territorio che unisce tradizione e innovazione, descrivendoci così un panorama enologico ricco e variegato, con uno sguardo alle produzioni attuali.
In chiusura del testo anche un prezioso ed utilissimo Vademecum che - elaborato con il prezioso apporto dei Presidenti dell’AIS Emilia, Luca Manfredi e dell’AIS Romagna, Adolfo Treggiari - associa i piatti della tradizione con le denominazioni vinicole territoriali.
Strumento che l’esperto Assessore all’agricoltura e all’agroalimentare del Comune di Bologna, Daniele Ara, ha annunciato che verrà depositato ufficialmente presso la Camera di Commercio di Bologna, per onorare al meglio l’abbinamento cibo-vino che la tradizione ha tramandato, con le necessarie evoluzioni di costume e gustative, succedutesi fino ai giorni nostri.

Si scopre così che le immancabili “Tagliatelle al Ragù” si sposano perfettamente con una bottiglia di Colli Bolognesi Doc Barbera o che l’ombelico di Venere, alias “Tortellini in brodo” vanno a nozze con un calice di Colli Bolognesi Pignoletto Classico Docg.
E così scorrendo il vademecum alla “Cotoletta alla Petroniana” per la sua complessità gustativa si consiglia un vino di struttura come il Colli d’Imola Doc Cabernet Sauvignon Riserva fino ad arrivare ai dessert come la famosissima “Torta di Riso” che, con una perfetta par condicio, corteggia sia un passito di Pignoletto Colli Bolognesi Doc che la più nota versione dell’Albana di Romagna Passita Docg.
Un prontuario utile sia per riscoprire ai fornelli le ricette della tradizione ma anche per testare gli abbinamenti e, perché no, aggiornarli con propri accostamenti fra piatti e calici, nati e cresciuti lungo la Via Emilia.
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola).
Ma ciò che più mi entusiasma raccontare sono le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli con suggerimenti per le degustazioni, gli abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!