
Duca di Salaparuta: due secoli di vino siciliano
8 Agosto 2025Il Monsieur e la Madame delle bollicine di montagna del Trentodoc
Un bel maso, con vista sulla Val d’Adige, ristrutturato con gusto fa da simbolo concreto del traguardo dei 35 anni raggiunto dalla creatura enologica fondata nel 1990 da Antonio Stelzer e Roberta Giuriali a Martignano, alle pendici del Monte Calisio, sulle prime colline a nord di Trento e ora nelle mani delle loro due giovani e competenti figlie, Alessandra e Maddalena.
Una realtà entrata a pieno titolo nel gotha delle “bollicine di montagna” del Trentodoc, che nella loro casa-cantina, trasformano i 12 ettari di vigneti in una produzione di circa 120.000 bottiglie annue che “Monsieur e Madame” Martis curano in ogni singolo dettaglio in vigna per riportare fedelmente in bottiglia il peculiare terroir dal quale creano i loro celebrati spumanti metodo classico.
Le due punte di diamante della produzione portano il nome di “Monsieur Martis” Rosé de Noir Brut, originali bollicine di Pinot Meunier in purezza, creato nel 2020 per festeggiare il trentennale della fondazione, e di “Madame Martis” Riserva Brut, armonica ed elegante cuvée di Pinot Noir, Chardonnay e Pinot Meunier che rimane ad affinare sui propri lieviti almeno 8 anni prima di sprigionare al palato tutta la sua cremosa morbidezza.
Ma l’intera produzione è improntata su una qualità certificata (e a conduzione biologica) e su una cura sartoriale di ogni etichetta.
Come dimostra l’inaspettata affermazione dell’Extra Brut Rosé come miglior vino “rosa” del mondo, nell’edizione 2024 del prestigioso The World’s Best Rosés, curato da Nat Sellers di Wine Searcher, e che lo ha visto imporsi su blasonate griffe internazionali come i provenzali Château d’Esclans e Château Miraval.
Un ulteriore segnale di come Maso Martis sia meritatamente una delle firme consacrate del Trentodoc, denominazione fra le preferite dai consumatori italiani di bollicine metodo classico.


Maso Martis Rosé Extra Brut 2021
L’underdog che ha stupito tutti nella classifica dei vini rosa mondiali di Wine Searcher è un Pinot Noir in purezza frutto dell’attenta selezione e della vendemmia manuale dei vigneti intorno al maso.
Sosta 24-30 mesi sui lieviti prima di essere imbottigliato e proporre nel calice il suo rosa salmone che racchiude un perlage fine e di lunga persistenza. All’olfattivo denota profumi di piccoli frutti rossi e fragoline di bosco con cenni di mandorla cruda e di brioche appena sfornata. Gustativo di grande equilibrio, diretto e di struttura, con una piacevole freschezza salina che ne enfatizza la bevibilità e la versatilità enogastronomica.
Prodotto in circa 8.000 bottiglie è perfetto come aperitivo di classe o nell’abbinamento con trancio di tonno al sesamo o tartare di fassona all’albese.
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola).
Ma ciò che più mi entusiasma raccontare sono le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli con suggerimenti per le degustazioni, gli abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!



