Le rubriche di Giugno
20 Giugno 2023Le rubriche di Agosto
10 Agosto 2023Dalle sponde della costa cirotana calabrese a quella gallurese seguendo le variazioni estive di Gaglioppo Greco di Bianco e Vermentino.
Il numero di InViaggio di luglio è dedicato ad una perfetta meta estiva come la Calabria nel quale troverete un itinerario enoturistico sulle cantine più rilevanti del cirotano. Area tanto famosa per la bontà dei propri vini da essere scelti come premio ai vincitori dei Giochi Olimpici dell’antica Grecia.
Su Bell'Italia, invece, la mia rubrica punta l'attenzione su una piccola ma innovativa realtà gallurese come La Contralta, che con i grappoli dell’identitario Vermentino si lancia in affinamenti in anfora e lunghe macerazioni.
Cirò: anima vinicola di Calabria
Prima doc regionale, istituita nel 1969, Cirò e Calabria sono idealmente dei sinonimi tanto il suo vino simbolo ha saputo rappresentare nel mondo la vocazione enologica e l’eccellenza dei luoghi in cui nasce.
Una storia che parte da lontano, dai tempi in cui i primi coloni greci sbarcati sulle coste ioniche calabresi avevano battezzato l’area come Enotria, ovvero terra vocata per la produzione di vino, termine poi esteso all’intera penisola italica.
E furono proprio loro ad impiantare in terra calabrese il Gaglioppo, insieme ad altri pregiati vitigni come il Mantonico e il Greco Bianco.
Il Gaglioppo ha come antenato il mitico “Krimissa” (o Cremissa), vino ufficiale degli atleti olimpici, che prende il nome da un’antica colonia greca, sede di un importante tempio dionisiaco, fondata nel territorio dell’attuale Cirò Marina.
Vino così noto nell’antichità da venire offerto come premio ai vincitori delle gare olimpiche, come Milone di Crotone, plurimedagliato lottatore oltre che discepolo di Pitagora, che pare fosse un estimatore del vino prodotto dalle vigne della natìa Enotria.
In un paesaggio dove alle suggestive coste ioniche si alternano verdeggianti valli e colline che lasciano intravedere le cime e i fitti boschi del Parco Nazionale della Sila il Cirò ha, per disciplinare, il suo certificato di nascita nella microzona compresa nei territori di quattro comuni: Cirò, Cirò Marina, Crucoli e Melissa.
Un triangolo di Dioniso che dà luogo a tre tipologie di Cirò DOC: il Rosso con la versione Riserva, sorta di Barolo calabrese, punta qualitativa dell’intera produzione regionale, il Rosato, leggiadro aperitivo oltre che perfetto partner della verace cucina crotonese, il Bianco (da grappoli di Greco Bianco), ideale accompagnatore dei piatti di mare.
Un segno distintivo del Vermentino gallurese.
La Contralta è una piccola ma valente realtà sarda con vigneti sparsi intorno al tipico stazzo gallurese situato a ridosso della famosa Roccia dell’Orso di Palau e nella campagna di Enas, a sud di Olbia, dove è situata la cantina.
Qui l’enologo Roberto Gariup, di origini friulane come il cognome suggerisce ma ormai gallurese di adozione, applica i sui dettami minimalisti a vini come il Vermentino di Gallura, Fiore del Sasso, il Cannonau L’ora grande e il Carignano M’illumino.
Le versioni del vitigno principe dell’areale è completata da tre altre sperimentazioni sul tema Vermentino, la versione “orange” con passaggio in legno di Al sol brilla, quella con fermentazione e affinamento in anfore di terracotta di Sicut Erat e la versione passita di Le Ultime Cose.
Una produzione di nicchia, poco più di 25.000 bottiglie (ma con l’acquisizione di nuove parcelle nei prossimi anni lieviteranno), nata nel 2019 ma che ha già raccolto lusinghieri risultati di pubblico e di critica.
La metà della produzione la fa l’alfiere dell’unica docg sarda, il Vermentino di Gallura Superiore Fiore del Sasso, granitico figlio svezzato dal clima secco e costantemente ventilato e dai terreni ricchi di scheletro e preziosi minerali della aspra terra gallurese.
Nel calice riflette i profumi di macchia mediterranea associati agli echi minerali e iodati, perfetta cartolina del panorama che si gode dallo stazzo.
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola).
Ma ciò che più mi entusiasma raccontare sono le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli con suggerimenti per le degustazioni, gli abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!