Franz Moser e Caldaro: accogliente binomio enoturistico.
18 Novembre 2024San Michele Appiano: dal 1907 la cantina cooperativa nel segno dell'arcangelo.
Le cantine cooperative rappresentano un pezzo di storia e un fiore all’occhiello dell’Alto Adige. Strutture capaci di unire i piccoli appezzamenti dei singoli soci e trasformarli in una vasta gamma di prodotti con qualità certificata.
Punta di diamante, fin dai tempi dell’Impero Austro-Ungarico, quella di San Michele Appiano si presenta ai visitatori come uno château circondato da vigneti, di fattura Jugendstil, che riecheggia le dimore gentilizie dell’area.
Voluta dai 41 soci che nel 1907 diedero vita alla cooperativa (attualmente sono 330 per 385 ettari con una produzione di 2.700.000 bottiglie annue), è in parte dedicato agli uffici e in parte utilizzato nel processo di vinificazione.
Nei suoi sotterranei si possono ammirare le maestose botti storiche, con l'ovale anteriore finemente decorato, con soggetti inneggianti il lavoro in vigna o la solidarietà cooperativa fra cui la più antica, proprio del 1907, con in alto l'arcangelo Michele e al centro l’effigie dell'imperatore Francesco Giuseppe I.
Dal 2020 allo storico edificio si è affiancata la moderna cantina gravitazionale di ben 30.000 m3 che permette di ottimizzare i tempi di lavorazione e preservare così gli aromi varietali delle uve conferite.
Il suggestivo tour si conclude nel curato Wine Time, contraddistinto dall’originale tavolo-mappa che evidenzia tutte le particelle, i vitigni coltivati e le caratteristiche dei diversi suoli.
Nell’accogliente spazio si possono degustare i vini dell’ampia gamma, suddivisa in più linee fra cui spiccano l’eccellenza della Sanct Valentin e della nuova Fallwind, che prende il nome dal vento di caduta che dalle vette pettina i vigneti dell’areale.
Cenno a parte per il fuoriclasse Appius, prezioso top di gamma che da 11 anni è il “cavaliere bianco” che racchiude i migliori cru dell’annata, frutto del genio di Hans Terzer. L’enologo che in quarant’anni di continue sperimentazioni è riuscito a portare i vini di San Michele Appiano sulle tavole più prestigiose del mondo e che oggi, dopo un pluriennale affiancamento, ha passato il testimone di kellermeister al promettente "figlioccio", Jakob Gasser.
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Giuseppe De Biasi
In questo blog vi accompagnerò in giro per l’Italia e in Europa, per parlarvi di vino, cibo e viaggi, alla scoperta dei miei luoghi del cuore e delle affinità elettive che mi legano a piccoli appassionati viticultori come a blasonate firme del vino.
Come giornalista professionista e sommelier da circa trent’anni curo rubriche di vino, enogastronomia e turismo su importanti riviste di settore (Bell’Italia, Bell’Europa, InViaggio, Italia a Tavola).
Ma ciò che più mi entusiasma raccontare sono le storie che si nascondono dietro ogni bottiglia. Di queste vi parlerò nei miei articoli con suggerimenti per le degustazioni, gli abbinamenti gastronomici, consigli per i vostri viaggi alla scoperta del fascinoso universo del vino.
Calici in spalla, dunque, si parte!